I laureati in Scienze della Formazione Primaria vecchio ordinamento chiedono risposte alla "Buona scuola"

30.01.2015 17:09

L’Associazione Nazionale Abilitati e Abilitandi per le GAE, in seguito alla valutazione tecnica effettuata in ottobre 2014 in merito alla fattibilità dell’inclusione dei docenti laureati in Scienze della Formazione Primaria vecchio ordinamento nel piano straordinario di immissioni in ruolo previsto dal programma governativo “La Buona Scuola”, ha atteso affinché il Ministero dell’Istruzione portasse avanti tutti gli adempimenti logistici e normativi per verificare la possibilità di inserimento di questi ultimi.

Il censimento annunciato dal ministero sulla consistenza delle GAE e delle GM del 2012 rimane ancora un’incognita. L’esito di quest’ ultimo, dal quale dipende l’immissione in ruolo dei docenti laureati in SFP post 2010-2011, così come annunciato dal Governo, era previsto entro il 31 dicembre 2014. Ad oggi nessuna indicazione e informazione è stata data in merito, assistendo a continue conferme da parte del ministero e del Premier Renzi sulla fattibilità del piano di immissione in ruolo.

In queste ultime settimane, inoltre, si sono accese discussioni, diatribe e rumors di un’eventuale estensione di immissioni in ruolo per quei docenti che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione, come sancito dalla sentenza della Corte Europea del 26 novembre 2014, presenti nella II fascia delle Graduatorie d’Istituto. Riflessioni e spunti in merito forniti direttamente dal ministro Giannini.

Tutto ciò lascia presagire che gli uffici del Miur hanno realmente concluso il censimento docenti, appurando quanto già anticipato dalla nostra Associazione, ovvero che gli aspiranti in GAE non superano la quota 86.000 che unitamente alle GM del concorso 2012 raggiungono la quota massima di 102.000.

I margini numerici per includere nel piano straordinario di immissione in ruolo anche i docenti SFP post 2010-2011 e i congelati SISS (cosi come previsto dal programma “La Buona Scuola”) sono effettivi, sanando un’ingiustizia e disparità perpetrata da anni.

Il presente comunicato è volto a ricordare ai vertici istituzionali (governativi e parlamentari) che l’inclusione dei docenti laureati in SFP vecchio ordinamento nel piano di immissione darebbe numerose garanzie nonché metterebbe a tacere un grido di ingiustizia proveniente dall’art. 3 della nostra Costituzione, su cui tutti, senatori, onorevoli, deputati e ministri hanno giurato. L’Associazione nulla eccepisce sulle ipotesi di assunzione anche per i docenti delle II fasce delle GI con anni di servizio, ma che siano secondarie alla stabilizzazione dei docenti di SFP vecchio ordinamento per le seguenti ragioni e garanzie:

 

  1. L’assunzione dei docenti SFP rispetterebbe le condizioni previste dal programma “La Buona Scuola”, ovvero la loro assunzione   non farebbe sforare la quota 148.000 imposta dal Ministero.
  2. Non si verrebbe a creare soprannumerarietà, soprattutto alla luce del fatto che gran parte di tali docenti possiedono la specializzazione per l’insegnamento di sostegno ai bambini diversamente abili della scuola dell’Infanzia e Primaria, ricoprendo quelle cattedre che annualmente vengono assegnate a docenti delle graduatorie d’Istituto privi di specializzazione.
  3. Un’abbondante parte dei docenti laureati in SFP è in possesso dell’idoneità per l’insegnamento della lingua inglese, requisito che assicurerebbe docenti ampiamente formati senza necessità e oneri per lo Stato di attivare corsi di formazione per docenti sprovvisti di tale idoneità linguistica.
  4. L’assunzione dei docenti di SFP inoltre ridurrebbe notevolmente il numero di docenti che potrebbero maturare i requisiti per rivendicare allo Stato la stabilizzazione e/o risarcimento a causa di contratti perpetrati negli anni (specie su posti di sostegno). Personale reclutato dalle graduatorie di Istituto e privi di alcuna specializzazione, a causa della penuria di docenti specializzati inseriti nei due canali esistenti di reclutamento ovvero GAE e GM.

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